L’area protetta

Il complesso vulcanico, grazie alla sua posizione isolata ed alla presenza di ecosistemi sia mediterranei che continentali, costituisce un importante crocevia zoogeografico. La vicinanza alla fascia costiera, il fatto di essere l’unico rilievo posto al centro della piana campana, le favorevoli condizioni climatiche e la grande diversità ambientale ne fanno un’ importante area di sosta e rifugio per la fauna migratoria ed hanno permesso, in un territorio di modesta estensione, la presenza di una interessante comunità faunistica, protagonista, come le specie vegetali, di ripetute colonizzazioni a seguito delle cicliche eruzioni del Vesuvio.

Uccelli

Gli uccelli sono il gruppo più rappresentato nell’area del Parco, con circa 150 tra specie migratrici, svernanti o nidificanti. La vicinanza alla costa favorisce la sosta di specie che, provenendo dal mare, individuano nella sagoma del  vulcano un importante punto di riferimento in prossimità della costa ed un luogo dove sostare dopo aver attraversato il Mediterraneo. Alcune specie presenti sono inserite nella Direttiva Habitat, come il Pellegrino (Falco peregrinus), che nidifica nelle pareti interne del Gran Cono.

Rettili e anfibi

I rettili trovano sul complesso vulcanico condizioni ideali per riprodursi e il Vesuvio rappresenta quindi un’area di grande importanza per la conservazione di questi animali; sono presenti con otto specie, tra cui il più diffuso è l’inoffensivo Biacco (Coluber viridiflavus). La mancanza di acque superficiali limita invece la presenza di anfibi; il rospo smeraldino (Bufotes viridis) è diffuso sui versanti orientale, settentrionale ed occidentale del complesso vulcanico.

Mammiferi

Gli interventi forestali dell’ultimo secolo hanno trasformato le comunità di mammiferi presenti in area vesuviana. Oggi ne sono accertate 29 specie, quasi tutti di abitudini notturne, di cui 11 sono rappresentate da pipistrelli estremamente importanti dal punto di vista conservazionistico.

Chirotteri

Alcune specie di chirotteri presenti sono a rischio di estinzione e sono protette dalla Direttiva “Habitat”, finalizzata alla conservazione di specie ed ecosistemi considerati a rischio a livello europeo. La sola presenza di queste specie ha determinato l’istituzione, nell’area del complesso vulcanico, di due Siti di Importanza Comunitaria (aree SIC) la cui estensione coincide sostanzialmente con il perimetro dell’area protetta.

Artropodi

Una recente ricerca ha permesso di censire 1229 specie di artropodi, delle quali molte hanno rilevante interesse faunistico e/o biogeografico, ed alcune sono presenti solo sul complesso vulcanico.

Lepidotteri

Ricerche approfondite sono state condotte sui lepidotteri: sono state censite 44 specie di farfalle diurne, che rappresentano un popolamento diverso rispetto agli altri massicci montuosi della Campania, per le particolari condizioni climatiche, geografiche e vegetazionali del complesso vulcanico Somma-Vesuvio.